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la sua natura, la sua potenza ne verrà aiutata e favorita. Se per contro si accompagnerà ad esseri da lui disformi, l’accordo con essi non potrà avvenire senza una profonda sua trasformazione.
8) È lecito rimuovere da noi per quella via che ci sembra più sicura tutto ciò che nella natura giudichiamo essere un male, cioè esserci di ostacolo ad esistere ed a godere della vita razionale: e così è lecito prendere per nostro uso ed in qualunque modo usare tutto ciò che giudichiamo essere un bene, cioè poterci aiutare ad esistere ed a godere della vita razionale: e in via assoluta a ciascuno pel sommo diritto di natura è lecito fare tutto quello che giudica servire al suo utile.

Di qui i vantaggi della società umana: la quale però deve essere fondata sulla ragione, non sulla paura o su altre passioni (n. 9-25).

9) Niente meglio può accordarsi con un essere, che gli altri esseri della stessa specie: onde mente vi è di più utile all’uomo, per conservare l’essere suo e godere della vita razionale, che l’uomo il quale vive secondo ragione. E poichè tra le cose singole niente conosciamo che sia più eccellente dell’uomo che vive secondo ragione, in nessuna maniera può ciascuno mostrare l’abilità e l’ingegno suo quanto nell’educare gli uomini a vivere sotto il regno della ragione.

10) In quanto gli uomini sono mossi tra loro dall’invidia o da altra passione dell’odio, in tanto sono fra loro contrari e perciò tanto più da temere, in quanto sono più potenti che gli altri esseri della natura.

11) Gli animi sono vinti non dalle armi, ma dall’amore e dalla generosità.

12) Agli uomini è sopra tutte le cose utile stringere relazioni, unirsi con quei legami coi quali meglio possano dalla moltitudine fare un’unità e in genere fare tutto quello che serve a stabilire fra loro l’amicizia.

13) Ma a ciò si esige capacità e perspicacia. Perchè gli uomini sono mutevoli (rari sono quelli che vivono secondo ragione), generalmente invidiosi e più inclini alla ferocia che alla pietà. Per sapere quindi trattare con ciascuno secondo la sua