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LA VESTE D’AMIANTO


Il volo che schiantò un cuore.

Si separarono all’entrata del recinto.

Egli s’inchinò in un saluto correttissimo mentre il lampo degli occhi e la stretta della mano esortavano ancora e pregavano insieme:

— Coraggio!

Ella susurrò rapida:

— Che Dio ti assista, caro!

E dal suo sguardo intenso d’angoscia e di speranza parve sprigionarsi una carezza ardente e tenera che volesse avvolgere il diletto come un possesso e una protezione.

Subito furono staccati.

L’onda della folla travolse Eva fin oltre lo steccato, la spinse verso le tribune e la lasciò — diradandosi, sciogliendosi, sparendo — sola e sperduta all’angolo estremo del breve viale tagliato fra lo steccato di cinta all’aereodromo e le tribune.

Prima di pensare a scegliersi un posto ella si rivolse a cercare collo sguardo, sul campo, la figura del diletto che s’era portato via tutta la sua anima.

Non lo vide.

Allora s’avviò verso la gradinata, della tribuna centrale cercando un posto in alto in alto da dove poter dominare il campo e distinguere nettamente l’hangar e seguire dettagliatamente tutta la manovra degli aviatori. Lo trovò nel penultimo giro delle tribune. Uno scanno era libero proprio accanto alla gradinata, cosicchè Eva