Pagina:Stoker - Dracula, Sonzogno, Milano, 1922.djvu/13

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dracula 13

un tedesco eccellente. E il mio padrone mi ha raccomandato d’aver cura di voi. Troverete un fiasco di slivovitz, sotto la banchetta, è una specie di brandy.

Lo ringraziai. Una vaga inquietudine mi stringeva il cuore: se in quel momento mi avessero proposto di tornare indietro, non mi sarei fatto pregare. La vettura costeggiò un monticello, fe’ un giro breve e s’avviò sopra una strada diritta. Che ora poteva essere?

Consultai il mio orologio e sfregai un cerino. Le sfere segnavano mezzanotte meno cinque minuti. Ero dunque superstizioso? Fu una sorpresa sgradevole.

Mi giunse un abbaiar lontano, altri risposero e repentinamente un urlo di bestia lacerò il silenzio della notte. I cavalli si impennarono. Ma il postiglione li calmò subito con la voce. Tuttavia tremavano in tutte le membra ed erano inondati di sudore. Altre urla ancora e riconobbi il grido del lupo. La vettura volse a destra. Una neve leggera cominciò a cadere e ricoperse in breve la terra con un mantello bianco. Il vento ci portò ancora l’abbaiar dei cani ma indebolito, mentre al contrario il grido dei lupi si accostava.

Il cocchiere serbava il suo sangue freddo. Di botto a sinistra vidi luccicare una lieve fiammella turchina. Il cocchiere pure la vide perchè fermò i cavalli, balzò a terra e sparve sotto gli alberi.

Due minuti dopo tornò, salì nuovamente al suo sedile e sferzò i cavalli. Senza dubbio m’ero addormentato agli sballottamenti della vettura, poichè ebbi l’impressione di vedere in sogno dei