Pagina:Stoker - Dracula, Sonzogno, Milano, 1922.djvu/131

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dracula 131


Durante quel discorso, Morris che guardava attentamente la finestra, si alzò pianamente e lasciò la stanza. Ci fu un piccolo silenzio e il Maestro riprese:

— E adesso, decidiamo il nostro piano d’azione. Per mezzo dell’inchiesta di Jonathan sappiamo che cinquanta casse piene di terra — la terra maledetta ove fu sepolto il Conte — vennero portate al maniero di Carfax. Sono i covi del «Mostro»... Si tratta di sapere se vi si trovano tuttora oppure se...

Un colpo di rivoltella l’interruppe. Un vetro volò in frantumi, una palla colpì il muro opposto alla finestra. Ci alzammo a precipizio. Lord Godalming corse alla finestra e l’aperse.

In quel momento si udì la voce di Quincy Morris.

— Scusatemi, temo di avervi inutilmente impauriti. Aspettatemi, che vengo a spiegarmi.

Entrò.

— Poco fa — diss’egli — mentre il professore parlava, ho veduto sul margine della finestra un grosso pipistrello. Siccome non posso più soffrire questi uccelli di malaugurio, dacchè capitarono gli ultimi casi, decisi di sopprimerlo.

— L’avete colpito? — chiese vivamente Van Helsing.

— No; credo che sia fuggito verso il bosco.

Sedemmo ancora e il professore riprese:

— Bisogna in primo luogo accertarci che tutte le casse sono là. Allora potremmo santificare la terra che contengono per impedire al mostro di rientrarvi; poi sorprenderlo di pieno giorno, sotto la sua forma umana, vale a dire nel mo-