Pagina:Stoker - Dracula, Sonzogno, Milano, 1922.djvu/21

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dracula 21

il significalo delle fiamme turchine che avevamo scorto la vigilia, il postiglione ed io.

— Si pretende — disse — che la vigilia di San Giorgio una fiamma turchina appare nel punto in cui è sepolto un tesoro. Ora, è assolutamente certo che dei tesori sono sepolti nella regione. Per secoli e secoli, i Valacchi, i Sassoni e i Turchi combatterono su questo suolo volta a volta reso fertile dal sangue dei patrioti o degli invasori. Quando gli Austriaci e gli Ungheresi invasero il paese, il popolo si fece massacrare dopo aver sepolto tutte le sue ricchezze.

— Perchè dunque i paesani nella notte di San Giorgio non cercano questi tesori?

— Perchè sono tutti paurosi — disse il Conte con un sorriso crudele. — Si tappano in casa e non ne li fareste uscire nemmeno per un impero. Ma parlatemi piuttosto di Londra e della mia futura dimora.

Andai nella mia stanza alla ricerca delle carte e dalla porta rimasta aperta udii un rumore di stoviglie smosse. Quando tornai, vidi che la tavola era stata sparecchiata ed il fuoco acceso.

Le lampade rischiaravano ora la biblioteca ed il Conte, steso sopra un divano, sfogliava l’orario delle ferrovie inglesi. Stesi sul tavolo le mie carte e gli mostrai i piani e i preventivi. Le sue parole mi provarono che n’era al corrente al par di me. Gliene feci l’osservazione.

— Non è naturale? — disse. — Quando sarò laggiù, il mio amico Jonathan Harker non sarà più al mio fianco per darmi i ragguagli, poiché sarà a Exeter, vale a dire a parecchi chilometri di là, accanto al suo collega Pietro Hawkins.

Completai dunque le informazioni concernenti