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76 CAPO V.

con spedito transito a suo grado infestare per rubamenti e guasti tutta la maremma italica, è pur credibile molto, che le popolazioni là intorno, usate alla vita pastorale, si sospingessero addietro l’una in sull’altra per le violenze degli assalitori, e dessero così cagione a queste prime rivoluzioni interne, di cui abbiamo sì confuse e tronche memorie nella storia.

In ogni modo però sicuro è bene che gli Umbri dotati di fortezza, e di tal valore guerriero, che, siccome ne correva la fama, anziché non vincere in campo, sapean morire1, possederono in antico un paese molto esteso, dove ordinarono uno stato potente. Ameria, città loro, era stata fabbricata, secondo Catone, 964 anni avanti la guerra di Perseo, o sia 381 anni prima di Roma2. Ciascuna città degli Umbri aveva di tal forma la sua propria era, da cui si contavano gli anni della fondazione legittima della terra3: ci-

  1. Nic. Damascen. Hist. p.272, ed. Coral.
  2. Plin. XXXV. 14.
  3. Vedi per altro esempio l’iscrizione d’Interamma allegata dallo Scaligero. Emendat. Temp. p. 385 (*).
    (*) Preziosa e curiosissima è quest’iscrizione che tuttora vedesi nell’atrio del palazzo decurionale di Terni. Lo Smezio (p. 49. 7) ed il Gudio (ap. Grut. p. 113. 2) non dubitarono della sua sincerità: ma il Maffei la sospettò falsa, e senza ragione. Essa è dell’anno 32 dell’era cristiana, e segna con raro esempio l’epoca della fondazione di quella città, che fu l’ottantesimo primo dopo la fondazione di Roma: genio . mvnicipI . anno . post. interamnam . conditam . dcciiii . ad . cn . domitivm . ahenobarbvm . et M. Furium Scribonianum Consules. Il nome di Scriboniano vi fu cancellato ab antico. (L’Edit.)