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CAPO IX. 207


Piceni e Pretuzj, spesso involti negli stessi fluttuosi movimenti della fortuna serbarono in ogni età il natal vigore, ed i costumi guerrieri. Si mischiarono spesso nelle inevitabili contese con i vicini: non si tennero fermi durante la guerra di Pirro: e soltanto alla fine di quella poterono esser vinti, e assoggettali alla dominazione romana. Non però sì quietamente, che per amor di libertà non fossero tra i primi a riprendere l’armi nella guerra marsica. E questa loro nazionale unione con gli altri popoli sabelli è di più un contrassegno non dubbioso, che durava ancora inalterata per essi l’affinità di stirpe e di favella, comune retaggio dei progenitori Osci.