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LETTORI LIII

quanti se ne conoscono, posseduto dal Visconte Beugnot. Tutti procedono dagli scavi Volcenti, tutti osservabili per l’antico stile, e per la introduzione or d’una, in vece di due Illitie, ora di Apollo Citaredo, or di molt’altre figure, ciò che serve sempre più a mostrare avec quelle liberté s’exerçait, sur les sujets les plus sacrés et sur les types qu’on devrait-croire fixés avec le plus de précision par l’autorité religieuse, le talent de ces artistes, si scrupuleux observateurs du costume hiératique.

Pag. 127, tav. LXXXIV. Commendevolissima è la congettura dell’egregio nostro autore che la figura virile, barbata, vestita nel costume jeratico, suonante la lira di nove corde frammezzo a due stele sorreggenti ciascuna una Sfinge alata, rappresenti Orfeo. Non è questo il primo esempio di un tal personaggio ne’ vasi di antico stile. Ve n’ha parecchi ove un simil soggetto fra due Parche o due Erinni (le quali corrispondono alla stessa intenzione delle due Sfingi) non può essere che Orfeo. La sola difficoltà che oppor si potrebbe viene sgombrata dalla certezza che altri poeti dell’età mitologica come Tamirj e Lino veg-