Pagina:Storia degli antichi popoli italiani - Vol. III.djvu/86

Da Wikisource.
74

sto1; cotesto simbolo faceva parte essenzialissima delle cerimonie arcane dei baccanti allusive alla morte del più giovine dei Cabiri, messo in brani, e che gl’iniziati avevano per fede essere Bacco.

2. Ercole vincitore di Cicno, del cui titolo restano due sole lettere sopra lo scudo. Soggetto replicato in scarabeo tav. cxvi. i. Una figura alata stava sedente, ove il rame è consunto: la iscrizione etrusca al di sopra è la più lunga che s’abbia in queste qualità di arredi. — Museo Venuti in Cortona.

3. Un auriga in alto di guidare la sua biga: piccolo bronzo, ma unico, perché in questo la forma del cocchio s’intende meglio che non nella biga restaurata del Vaticano, e in bassi rilievi che rappresentano corse di cocchi, tav. lviii. 4., lxi. i. — Museo di Leida.

TAV. XLYIII.


Il cavallo di Troja cinto di canapi, che gli si ripiegano intorno al collo, e con alcuni anelli di catena al piede per indicarne il vicino trasporto. Epeo 3’4Vf^ col martello levato in alto ne accelera il compimento: Vulcano ZHfl^O^HA con una massa di pece, siccome pare, sta inchinato alquanto quasi a impegolarne le commissure. Ivi accanto una tavoletta votiva con cornice, ove leggesi 2Wly32. Patera con manico

  1. Αἰσυμνήτης
  2. Descriz. di Lanzi T. ii. p. 223.