Pagina:Storia dei fatti de Langobardi - vol 1.djvu/136

Da Wikisource.

libro iii. capo v. 121

a lor per succedere. Ma poichè venne il mattino, i Sassoni raccozzarono l’esercito, preparandosi coraggiosamente alla battaglia: sè non che andando e tornando i messaggi fu fatta la pace: e regalato Mummulo, lasciati i prigioni e tutto il bottino, tornarono di bel nuovo in Italia.


CAPO VI.

Come i Sassoni colle loro mogli e coi loro figliuoli rientrarono nelle Gallie.

Poichè dunque i Sassoni tornarono nell’Italia, raccolte le mogli i figliuoli e tutti i loro averi, deliberarono nuovamente di passar nelle Gallie, colla speranza di essere accolti dal re Sigisberto, e di poter col suo ajuto ripassare alla patria. Certo è però, che questi Sassoni erano venuti in Italia colle famiglie per piantar domicilio; ma da quanto si può conoscere essi non vollero sottostare al dominio dei Langobardi; e dall’altro canto dai Langobardi stessi non fu loro permesso di stabilirvi un proprio governo1; per la qual cagione si crede aver essi

  1. Il testo: in proprio jure. I Sassoni vollero abbandonare l’Italia piuttosto che perdere il nome