Pagina:Storia dei fatti de Langobardi - vol 1.djvu/156

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libro iii. capo xv. 141

dentissimo, di niuno sprezzante, ma tutti con benevolenza accogliendo, tutti amando, fu egli pure amato da tutti. Dopo la morte di lui, Maurizio vestito della porpora, e coronato del diadema, s’avviò verso il circo e fra le lodi e gli applausi, colmando di doni il popolo1, primo della stirpe de’ Greci, confermato fu nell’imperio2.


CAPO XVI.

Del re Autari, e della tranquillità del suo regno.

Ma i Langobardi, dopo d’essere stati per dieci anni sotto il dominio dei Duchi, finalmente di comune consenso costituirono loro re Autari figlio di Clefone, del qual

  1. Acclamatisque sibi laudibus. Altri laudibus et plausibus. In queste acclamazioni il popolo sanciva la elezione dell’imperatore, il che si esprime colle parole del testo acclamatisque sibi laudibus in imperio confirmatus est. Vero è per altro, che tuttociò era una mera illusione. L’imperatore era già circondato dalle sue guardie, e assicurato dalla milizia, e il popolo non avea altro diritto che quello di gridare e di batter le mani.
  2. Questo facevasi per due giorni nell’elezione dell’imperatore da un personaggio dell’ordine Senatorio; ed era un buon preparativo per la conferma dei plausi popolari.