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248 | dei fatti de’ langobardi |
CAPO XLVI.
Della morte di Ajone, e del ducato di Radoaldo.
Morto Arichi, il quale avea tenuto il ducato per anni cinquanta1, Ajone suo figliuolo fu fatto duca de’ Sanniti, a cui Radoaldo e Grimoaldo, come a maggior loro fratello e signore, in tutto e per tutto ubbidirono. Ajone dunque, già da un anno e cinque mesi governava il ducato de’ Beneventani, quando sopraggiunti gli Schiavi con una moltitudine di navigli, s’accamparono non lungi dalla città di Siponto2. Avendo costoro scavate alcune occulte fosse dintorno al campo, ed essendo loro andato addosso Ajone in assenza di Radoaldo e di Grimoaldo coll’intenzione di farne strage, precipitò in una di quelle fosse il suo cavallo; e allora piombarono sopra di esso gli Schiavi, e con parecchi soldati fu ucciso. Il che essendo stato riferito a Radoaldo corse