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recitati dei componimenti sia in prosa sia in versi, facendosi dei brindisi ai convitati. Vi recitarono il marchese Pareto di Genova, ed il marchese Massimo d'Azeglio piemontese. Terminato il pranzo, Pareto e d’Azeglio furono chiamati dal pubblico al balcone, da dove arringarono il popolo. D’Azeglio presentò il piemontese generale Durando ai sottostanti, facendo cenno che ad esso più che ad ogni altro dovevano dirigere gli applausi, come quello ch’essendo militare, doveva regger le sorti italiane. Quindi le signore che avevan preso parte al banchetto, uscirono recandosi pel Corso in legno, colle bandierette tricolori spiegate.

Il casino dei commercianti inoltre dette opera per sostenere il credito della banca romana, ed a tal effetto in di marzo mandò fuori un avviso al pubblico per rassicurarlo.1

La sera dell’11 le commissioni per la elezione dei deputati al Consiglio, a forma dello statuto, si riunirono nelle sale del casino dei commercianti, e nelle sere dei 7 e 11 maggio si tennero riunioni, e vennero scelti quindici nomi delle persone che si giudicarono più meritevoli per rappresentare Roma al Consiglio dei deputati.2

Acquistò celebrità in seguito, e specialmente per la riunione nella sua sala dì tutti i circoli la sera del 1 maggio, alloraquando sì discusse sulla opportunità o inopportunità d’impiantare un governo provvisorio. Della detta riunione esiste un disegno in caricatura coi ritratti dei principali membri che preser parte alla discussione.3

Il dì 7 ottobre essendo presidente del circolo l’avvocato Giuseppe Galletti, e vice segretario il legale Antonio Fabi, venne spedito Michelangelo Pinto all’assemblea federativa di Torino, qual suo rappresentante.4

I tre circoli sopramenzionati cioè:

Il romano, il popolare, e quello dei commercianti

  1. Vedi Documenti del vol. IV, n. 68.
  2. Vedi Documenti, vol. 7, n. 63. A.
  3. Vedi il n. 9. del Casotto dei burattini.
  4. Vedi l’Epoca, pag. 669 e 670.