Pagina:Storia della rivoluzione di Roma (vol. II).djvu/178

Da Wikisource.
172 storia

In questi frangenti i dodici cantoni protestanti armaronsi contro il Sonderbund, e ponevano cento e diciotto mila uomini sul piede di guerra.1

E tutto questo apparato di forza non avea già per iscopo principale, come si facea credere, il discacciamento dei Gesuiti, chè sarebbe stata cosa ridicola e da non credersi, che per isbandeggiare pochi individui inermi si fosse dovuto porre in piedi un esercito, ma sì bene l’opprimere e schiacciare nella propria cuna l’elvetiche libertà.

I Gesuiti poi che risiedevan nelle provincie della Svizzera eran cento cinquantadue, dei quali centodue appartenevano al Sonderbund, e gli altri eran nati nei cantoni che non facevano parte di quell’associazione. Essendo però Svizzeri come gli altri, aveano il diritto di restarvi. Nè potevan così di leggieri rassegnarsi a partire dalla casa propria. Essi che per predicare in terre straniere il vangelo, e diffondervi la civiltà, affrontavan perfino il martirio.

Resa pertanto inutile qualunque pratica di conciliazione, venne dai confederati assediata Friburgo il 14 novembre. Non potendo resistere capitolò; e sciolto il Sonderbund, venne occupata la città, e impiantatovi un governo provvisorio. La casa di pensione dei Gesuiti venne messa a sacco quattro giorni dopo, ed i medesimi a perpetuità banditi insieme coi Redentoristi, coi Marianiti, coi Fratelli della dottrina cristiana, e con le Suore di san Giuseppe, di san Vincenzo de’ Paoli e del sacro Cuore.2 Le spese della guerra in sei milioni di lire svizzere furono addossate al Sonderbund, il quale prima della fine del dicembre dovette pagare il primo milione.3

Le soldatesche vittoriose pare che non sapessero contenersi non solo, ma che per tre giorni consecutivi faces-

  1. Vedi Crótineau-Joly, op. cit., vol. II. pag. 388. — Vedi il Journal des débats 3, 4, 5 e 6 novembre 1847.
  2. Vedi detto, op. cit., vol. II. pag. 419. — Vedi Coppi Annali d’Italia 1847, pag. 278. — Vedi il Journal des débats del 26 novembre 1847.
  3. Vedi Morin, op. cit., vol. II. pag. 308.