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» Ci parve da quel punto la nostra parola, la nostra presenza sarebbe inutile e forse dannosa, e un profondo sentimento di coscienza c’impone di dichiarare la nostra rinuncia. Compiuto questo atto credemmo debito di onore recarci senza indugio in mezzo agli elettori, e rendere loro immediatamente conto della nostra determinazione.

» Eccovi, o signori, i fatti e le ragioni che ci hanno mosso, i quali sottoponiamo al vostro giudizio con ferma speranza di ottenerne approvazione. Imperocchè ci affida il sentimento di avere voluto costantemente il bene e di avere operato secondo la sincerità dell’animo nostro. Ricevete anche una volta le nostre azioni di grazie per l’onore che ci compartiste, e del quale serberemo perpetua e viva la riconoscenza.

» Bologna, 25 Novembre 1848.



Ora diremo che monsignor Antonio Cioia veniva il giorno 21 preposto di nuovo alla sopraintendenza dell’ archiospedale di santo Spirito. Diciamo preposto di nuovo perchè alcuni anni indietro aveva coperto la carica di visitatore di santo Spirito. 2 E la nomina dell’avvocato Giuseppe Galletti come generale dei carabinieri veniva fatta da Sua Santità il giorno 22; ossia il popolo . . . . . lo elesse, e il Santo Padre ne confermò la elezione. Da questo s’inferirà che il Galletti essendo a un tempo ministro dell’interno e generale dell’arma politica, aveva il comando di Roma.3

E mentre giungeva il 23 in Roma il Mamiani, l’unico che mancava a compiere il ministero democratico, i cardi-

  1. Vedi la Gazzetta di Bologna del 27 novembre 1818.
  2. Vedi la Gazzetta di Roma del 21 novembre 1848.
  3. Vedi la Gazzetta di Roma del 27 novembre 1848.