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nati eran per la Costituente nazionale italiana, intanto che una commissione erasi formata in Roma per la Costituente romana.

Questa, come accade in tutte le associazioni, formossi in Roma cogli elementi dei circoli, ed in modo tutt’altro che regolare ed esprimente il mandato dei cittadini, perchè di esso difettavano assolutamente.

I nomi che vidersi figurare come capi della commissione municipale provvisoria per attuare in Roma la Costituente, furono:

Curzio Corboli
Leopoldo Fabri
Antonio Fabi.

Fino dalla sera del 6 si tenne nel palazzo di Monte Citorio la prima riunione dell’Associazione nazionale romana per la Costituente, con invito del 4.

Prima però che noi procediamo oltre, è duopo che somministriamo ai lettori una idea esatta del come combinaronsi le cose fra governo e municipio, in guisa che Testasser tutti contenti, e il pubblico romano non si avvedesse della renuenza municipale. Una rinuncia sarebbe stata scandalosa, e questa si volle ad ogni costo evitare.

D’altra parte la commissione provvisoria non poteva installarsi da sè, ed era duopo che il governo le desse i necessari poteri; ma come rivestire i nuovi senza prima spogliare i vecchi?

Allora fu convenuto che l’avvocato Armellini, ministro dell’interno e nel tempo stesso magistrato municipale, scrivesse al senatore Corsini una lettera confidenziale, in cui fosse esposta la renuenza della magistratura di prestarsi alle operazioni inerenti alla attuazione della Costituente, e proponesse in pari tempo il temperamento di creare una commissione provvisoria ad hoc. Questa lettera avrebbe partorito il decreto di esonerazione, e questo sarebbe stato un atto pubblico dal quale non sarebbe ap-