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un pomo. Ma il vero significato di quella figura dee rilevarsi dalla fiaccola rivoltata all’ingiù, come usar si solea nei sacrificj e ne’ sacri riti, la quale sta presso ad un albero appiè della figura medesima. Così rilevati e femminili ha i fianchi un altro ministro di Cibele in un basso-rilievo, che anche dai più abili scultori di Roma fu preso per una figura di donna; ma che rappresenti uno de’ summentovati sacerdoti lo dimostrano e ’l tripode a cui sta innanzi, ed il flagello che ha in mano, poiché solean essi flagellarsi. Queste figure, e un basso-rilievo a Capua rappresentante un Archigallo, cioè il prefetto di que’ sacerdoti castrati, possono servire a darci una qualche idea della famosa pittura di Parrasio1, che rappresentava uno di que’ prefetti, e venne perciò chiamata l’Archigallo2.

§. 35. Il Bernini3 confiderò come impossibile e sognata la scelta delle più belle parti di cinque avvenenti donne di Crotona, fatta da Seusi quando volle dipingere Giunone4, asserendo che le parti e le membra d’un individuo non possono ad altri ben convenire, fuorché a quello di cui sono proprie; ma in ciò il Bernini s’ingannò, come s’ingannaron tutti coloro i quali negando, come lui, esservi altra bellezza fuorché l’individua, così ragionarono5: le anti-


che


  1. Plinio lib. 35. cap. 10. sect. 36. num. 5.
  2. Come mai Winkelmann con tutti i lumi esposti in questo §. non ha pensato che sia pure un Archigallo la figura nel basso-rilievo del Museo Capitolino, che nei Monumenti antichi, Par. I. sez. 2. cap. 1. princ. num. 8. ha spiegato per una Cibele? In questo luogo lo da anche per un basso-rilievo inedito; ma era già pubblicato, e spiegato per un Archigallo fin dall’anno 1737. dal sig. abate Giorgi in una particolare dissertazione, e per tale accennato anche prima dal P. Volpi nella Dissertazione intorno alla villa Tiburtina di Manlio Vopisco, ec. nei Saggi di dissertaz. dell’Accademia di Cortona, Tom. iI. p. 191. Alla rara, e tanta erudizione raccolta dal lodato Giorgi in quello proposito aggiugnerò un bel passo di Tertulliano in Carmine ad Senator. v. 9. segg. oper. in fine, p. 1200., che è sfuggito alla di lui oculatezza, e gioverà per confermare ciò che dice il nostro Autore.
  3. Baldinucci Vita di Bernini, pag. 70.
  4. Cioè quando fece il quadro rappresentante Elena per commissione della città di Cortona da collocarsi nel loro tempio di Giunone Lacinia, Cicer. De Invent. l. 2. c. 1. Nello stesso modo dipinse in Girgenti un quadro, di cui s’ignora il soggetto, per esser collocato a nome di quella città nel medesimo tempio, Plinio lib. 35. c. 9. sect. 36. n. 2.
  5. Pare che Platone. De Republ. lib. 5. op. Tom. iI. pag. 472. D. condanni pure questo modo di pensare: Censesne igitur aliquem ideo minus bonum fore pictorem, quod descripto exemplari quodam, in quo pulcherrimi cujusdam hominis forma omnibus numeris suis ab-