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358 D e l   B e l l o   c o n s i d e r a t o

de’ capelli? Il traduttor francese ha creduto di qui vedere una specie di parrucca, che mostrasse per disotto le radici dei capelli proprj e naturali. Potea immaginarsi cola più assurda1!

§. 4. Perchè più perfetta ha la bellezza, e più regolare riesca il volto, vogliono i capelli della fronte prendere una figura rotonda verso le tempie, e l’hanno diffatti ne’ bei volti. Tal forma è si propria a tutte le bellezze ideali e ai volti giovanili dell’arte antica, che non vedesi in nessuno quel doppio angolo entrante nudo di capelli. Pochi fra i moderni artisti hanno fatte le precedenti osservazioni; e ove a qualche antica statua fu rimessa recentemente la testa, scorgesi il moderno lavoro ai capelli, che scomposti sporgono in fuori sulla fronte. Bernini in quello, come ad altri riguardi, ha riputato bello ciò che al bello s’oppone; e ’l suo encomiasta Baldinucci2, il qual ci narra che, avendo Bernini modellata l’effigie di Luigi XIV. nella sua giovinezza, gli alzò i capelli sulla fronte, mostra la sua poca intelligenza.

[Capelli fulla fronte d’Ercole... ] §. 5. Questa forma della fronte, e principalmente i capelli dinanzi corti e ripiegati ali insù, veggonsi manifestamente in tutte le teste d’Ercole, o in gioventù lo rappresentino o nell’età virile, e unitamente all’ampiezza del suo collo sono, come già di sopra accennai, un simbolo di sua


robu-


    suo flexi per totos sese humeros effuderant: frons minima, & quæ radices capillorum retroflexerat: supercilia usque ad malarum stricturam currentia, & rursus confinio luminum pene permixta.

  1. Tanto più assurda quanto che il traduttor francese Tom. iI. pag. 331. not. a. argomenta anzi da quelle parole tutto il contrario, cioè che Circe non portasse capelli posticci. Cela est dit finement, pour montrer, que Circe n'en avoit pas de faux, comme en portoient les courtisannes.
  2. Vit. del Bernin. pag. 47. Riporterò le parole di Baldinucci, affinchè il leggitore possa considerarle. „Accomodandosi un giorno quella Maestà al suo solito al naturale per esser ritratto in disegno, il Bernino accostandosesli gli aperse gentilmente le ciocche de’ capelli sopra le ciglia in modo, che la fronte rimase alquanto scoperta, e con maniera quasi autorevole così parlò: V. M. è un Re, che può mostrar la fronte a tutto il mondo: e fu cosa graziosa il vedere come in un subito tutta la corte seguitò quell’accomodatura di capelli, la quale da lì in poi si chiamava accomodatura alla Bernina“. A me pare che la critica di Winkelmann sia un poco eccedente.