Pagina:Storia delle arti del disegno.djvu/58

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opera d’Antiquaria non si citasse nessuno scrittore, onde moveasi dubbio sulla vantata di lui erudizione. Ebbe da ciò origine la lettera aggiunta poscia dall’Autore ai suoi Pensieri ec., in cui, per confutare la critica, tanti autori citò e con tale esattezza, che gli amici suoi, i quali n’erano testimonj, restarono sorpresi al vederne l'estesa erudizione e la pronta memoria; poiché la scrisse pressochè tutta nelle stanze del sig. Lippert, e quasi per giuoco. Vero è che in seguito la fua memoria non fu più sì fedele; dal che derivarono alcuni leggieri abbagli, che incontransi nelle posteriori sue opere. Né ciò dee sorprendere, poiché la sua mente abbracciava al tempo stesso la mitologia, la storia, il meccanismo dell’arte e mille altri oggetti, su i quali lo spirito e l'immaginazione avean a fabbricar conghietture, che diriger poscia dovea l’intelletto. Tanta moltiplicità di oggetti in un’immaginazione sì viva dovè destar delle idee e delle opinioni, cui ebbe poscia a riformare.

Partì finalmente Winkelmann da Dresda, avendo avuto dal conte di Bunau un considerevol regalo e la commissione di comperare a sue spese le opere più rare, e i più ragguardevoli manoscritti che trovasse vendibiji in Italia. Presero perciò abbaglio coloro i quali scrissero esser egli venuto in Italia speditovi dal mentovato signore per far compra di libri.

Winkelmann è in Roma! L’olimpico Atleta è nell’arena. La sua sorpresa al primo sguardo, la fua consolazione di fissare alla fine gli occhi su gli oggetti di tante sue meditazioni, sentimenti sono che provar si possono piuttosto che descrivere.

Roma ben compensò l’inclinazione che sempre aveva avuta per lei; egli cominciò a godervi la più pura gioja, e quel sentimento di consolazione, in cui uno si trova quan-


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