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104 Progressi e Decadenza dell’Arte

testa n’è moderna e lavorata a capriccio, se non che si è lo scultore studiato di continuare in essa quelle grosse ciocche di capelli, che le si erano in parte conservate sulle spalle. Dopo che fu restaurata la statua se ne trovò la vera testa nella mentovata villa, e fu comprata dal card. di Polignac, nel cui museo di antichità farà anche oggidì12.

[Questo servì di preparativo allo stile sublime.]

§. 25. Le proprietà del più antico stile fecero strada allo stile sublime; e da quello derivò l’espressione forte e la rigida esattezza, poiché nella durezza medesima de’ più antichi lavori si scorgono i contorni esattamente disegnati, e vi si ravvisa quanto fosse il sapere e l’abilità dell’artista, che tutto sapea mettere sotto lo sguardo. Forse anche in questi ultimi tempi l’arte farebbe giunta alla sua perfezione, se i nostri artisti avessero scrupolosamente seguito Michelangelo, imitandone i contorni esatti e la forte espressione di tutte le parti. Siccome nello studiare la musica, o uno straniero linguaggio, colà i toni, e qui le sillabe e le parole pronunciar si devono con forza e precisione, per giugnere poi a produrre una pura armonia, e la dolcezza e fluidità della pronunciazione acquistare; così nel disegno si giugne ad esprimere la verità e la bellezza delle forme, non già per mezzo di tratti incerti, vaghi, o troppo leggieri, ma bensì pei con-


tor-


  1. Ora in possesso di sua Maestà Prussiana.
  2. Quanto dicemmo in altra nota pag. 98. rispetto alle medaglie, nel di cui diritto si ravvisa uno stile diverso da quello del rovescio, si può adattar ancora ai bassi-rilievi e ad altri lavori rappresentanti divinità o eroi, dove un più recente stile vedesi accoppiato con uno più antico. Era il primo d’invenzione dell’artista, dal quale perciò formar si deve il giudizio non meno della sua capacità, che del tempo in cui fu eseguita l’opera. Era l’altro di semplice imitazione, in cui non essendo egli libero, ci vien tolto quindi il mezzo di giudicar della sua abilità e di determinarne il tempo. Se la figura di quella divinità o di quell’eroe, che avea egli a riprorre, fosse stata di stile antico e duro, dovea altresì eseguire la copia collo stile medesimo; come appunto farebbe oggidì qualunque eccellente dipintore che avesse a copiare una di quelle rozze divote immagini de’ bassi tempi. Siffatte copie o imitazioni non sono state sì rare presso gli antichi: la perfetta rassomiglianza che scorgesi in diversi lavori di tal forte, sottratti dalle ingiurie de’ tempi, ne sono una prova. [ E fra i tanti può nominarsi il basso-rilievo della villa Albani, di cui si è parlato dall’Autore sopra nel §. 19. p. 100. Ve ne sono tre istessi in quella villa. ] Un solo occhio fino di perito conoscitore può discernere fra questi, quando manchino gli altri contrassegni, quale sia l’originale, e quale la copia.