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178 Storia dell’Arte presso i Greci

tempi assai più remoti. E per tacere delle figure di legno vetustissime collocate in uno de’ suoi tempj, e di quella statua di Giove in bronzo mentovata da Pausania come il più antico lavoro in tal materia1, molto prima di quell’epoca gli Spartani aveano spedito a Sardi in Lidia per comprar l’oro, con cui formare una statua d’Apollo, o piuttosto per vestirnela2. Lo spartano Giziada anteriore alla guerra messenia, non solo era celebre poeta, ma eziandio chiaro artista; e come noto era il suo inno a Pallade, così era famosa la statua di quella dea da lui formata in bronzo, la cui base rappresentava le fatiche d’Ercole, le figlie di Leucippo rapite dai Dioscori, e altri favolosi avvenimenti3. Lavoro dello stesso artefice erano que’ due tripodi in bronzo che nell’olimpiade xiv. dagli Spartani furono posti ad Amicla non lungi da Sparta, sotto l’uno de’ quali stava Venere, e sotto l’altro Diana4; cioè erano fatti in guisa che la tazza del tripode s’appoggiava sulle figure delle dee poste in mezzo ai tre piedi5. Facemmo di sopra anche menzione di Doriclida e di Donta, di Siadra e di Carta antichi scultori lacedemoni.

§. 17. Ritorniamo da Sparta ad Atene, e dai più antichi tempi discendiamo nuovamente a quelli di cui parlavamo pocanzi. Dieci anni dopo la vittoria di Maratona Temistocle e Pausania6 tali sconfitte diedero presso Salamina e Platea ai Persi, che quelli presi dallo spavento rifuggiaronsi nel centro dell’impero; ma nel tempo stesso, affinchè i Greci aves-


sero


  1. Paus. lib. 3. c. 17. pag. 251. [ Ved. qui avanti pag. 34. princ. e pag. 168. n. 2.
  2. Herod. lib. 1. cap. 69. pag. 34. V. Geinoz Observ. & correct. sur le texte, & la vers. du prém. livre d’Herod. Acad. des Inscr. Tom. XXIII. Hist. pag. 118.
  3. Paus. loc. cit. pag. 250. seq.
  4. id. lib. 3. c. 18. pag. 255. princ., lib. 4. cap.14. pag. 313.
  5. Tanto qui, che sopra pag. 166. §. 4. Winkelmann mette Giziada in tempi sì remoti senza darne veruna prova. Pausania lo fa certamente posteriore d’assai; perocchè parlando di questi tripodi lib. 3. c. 18. p. 255. dice, che furono fatti colle spoglie acquistate per la vittoria al fiume Egi, che lo stesso nostro Autore sopra pag. 169. §. 5. in fine, ha notato bene essere stata riportata nell’olimpiade xciii.
  6. Nell’olimpiade lxxv. anno iiI., avanti Gesù Cristo anni 478.