Pagina:Storia delle arti del disegno II.djvu/245

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da Alessandro il Grande ec. 239

nelle sue parti non fosse più riconoscibile; ma Lisippo, osservandola ed imitandola esattamente, richiamò ad essa l’arte, e ciò fece principalmente collo studio, e colle ricerche su quella parte del disegno che chiamiamo la notomia1.

§. 7. Forse nessun lavoro di quello celebre artista è fino a noi pervenuto, e poco v’è da sperare di rinvenirne in appresso, poichè egli lavorò in bronzo. V’è chi a lui attribuisce i quattro bei cavalli posti sull’ingresso) della chiesa di s. Marco a Venezia2, ma senza recarne alcun valevole argomento. Egli è sorprendente però che tutte siansi perdute le opere di quello grand’uomo, principalmente per la quantità prodigiosa che fatta ne aveva; poichè sebbene sembri difficile che il solo Lisippo abbia potuto gettare seicentodieci opere di bronzo, come diceasi ai tempi di Plinio3, ciò non ostante è certo che deve averne lavorate molte, e venticinque fra le altre erano le figure a cavallo di coloro che erano rimasti uccisi per difendere Alessandro presso il fiume Cranico, le quali poscia Metello fece dalla città di Dios in Macedonia trasportare a Roma, ed esporre sopra il proprio portico4.

§. 8. Non devo ometter qui di parlare d’una statua d’Ercole in marmo esistente nel palazzo Granducale, detto Pitti, a Firenze, sul cui zoccolo leggesi inciso ΛΥΣΙΠΠΟΣ ΕΠΟΙΕΙ (Lisippo fece); non già pel merito che ella abbia, ma perchè uno scrittore inesperto l’ha creduta lavoro di quello celebre artista5. Nè io rigetto la sua opinione, perchè non creda antica la riferita iscrizione. So benissimo, per testi-


mo-


  1. Dir solea Lisippo che il suo maestro nell’arte era stato il Doriforo di Policleto. Cic. De clar. orat. cap. 86. n. 296. Eupompo gliene accennò un migliore, e proposegli la natura stessa. Plin. lib. 34. c. 8. sect. 19. §. 6. Benchè ne sia egli stato imitator esattissimo, nondimeno per far maggiormente risaltare le figure formò loro una testa più piccola, ed un corpo più svelto e gentile che non si era praticato dai maestri che lo precedettero. Id. ibid. Tra le tante statue di bronzo fatte da Lisippo, celebre è stata quella che fece pei Tarentini alta 40. cubiti.
  2. Vedi qui avanti pag. 33. 37- 47.
  3. lib. 34.. cap. 7. sect. 17. Secondo la lezione d’Arduino sono 1500.
  4. Arrian. De exped. Alex. lib. 1. cap. 17. pag. 47., Vell. Paterc. lib. 1. c. 11.
  5. Maffei Raccolta di statue, alla Tavola 49. col. 49.