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da Alessandro il Grande ec. 251

vide nel mondo, e della cui liberalità tutti gli abili artisti de’ tempi suoi sentiron gli effetti. Questa parte della sua gloria è ben più meritata che tutt’i suoi trionfi, le sue conquiste, e tutt’i monumenti delle sue invasioni fatte in molti regni, perchè con nessuno la divide, dovendoli tutto ciò al solo suo genio; ed è altresì più pura, onde il più severo giudice delle umane azioni nulla avrebbe a riprendervi.

§. 22. Che le pervenuteci antiche immagini di questo re siano veracemente de’ suoi tempi è molto incerto, e più difficile ancora è il formar ragionevoli congetture fu gli artisti de’ quali son opera. Abbiamo bensì dalla sua storia1 che ebbero il privilegio Lisippo di effigiarlo in bronzo2, Pirgotele in gemme, e Apelle in pittura3; ma che qualche scultore avesse la privativa di scolpirne l’immagine in marmo la storia no’l dice, forse perchè non v’era allora uno scultore che star potesse del pari a Lisippo.

[Teste.]

§. 23. Fra le teste d’Alessandro tuttora esistenti tre sono le più ragguardevoli. La più grande è nel museo Fiorentino, la seconda nel Capitolino4, e la terza, che era in quello della regina di Svezia, è ora a s. Ildefonso in Ispagna. E’ noto che Alessandro portava la testa alquanto inclinata verso la spalla sinistra5; e perciò tutte le sue immagini sono rap-


I i 2 pre-
  1. Plinio lib. 7. cap. 37. sect. 38., Apulejo Floridor. c. 7. op. Tom. iI. pag.770., il quale per altro sbaglia nel mettere Policleto in vece di Lisippo.
  2. Valerio Massimo l. 8. c. 11. in ext. n. 2., Arriano De exped. Alex. lib. 1. c. 17. p. 47., Plutarco De fort. Alex. orat. 2. op. Tom. iI. pag. 335. B. Plinio lib. 34. cap. 8. sect. 19. §. 16. narra di Eufranore, che facesse in bronzo la figura d’Alessandro con quella di Filippo suo padre sopra una quadriga. Combinando i tempi si potrà dire, che facesse tali statue prima che Alessandro accordasse la privativa a Lisippo, il quale è fissato da Plinio nell’olimpiade cxiv., come ha notato Winkelmann qui avanti §. 5. p. 238., dieci olimpiadi dopo Eufranore.
  3. Valer. Massimo loc. cit. Secondo Plinio lib. 35. c. 10. sect. 36. §. 20. anche Protogene dipinse le di lui gesta.
  4. Bottari vuol che sia d’Alessandro anche la statua dello stesso museo, di cui dà la figura nel Tomo iiI. Tav. 47.
  5. Plutar. in Alex. Tom. I. pag. 666. C., De fort. Alex. orat. 2. Tom. iI. pag. 335. Caracalla, che nel suo portamento voleva imitare Alessandro, non la portava inclinata, ma un poco voltata verso la spalla sinistra, come scrive Aurelio Vittore nella di lui vita: Assentantium fallaciis eo perductas, ut truci fronte, & ad lævum humerum conversa cervice, quod in ore Alexandri notaverat, incedens, fidem vultus simillimi persuaderet sibi: e così vedesi rappresentato in un meda-