Pagina:Storia delle arti del disegno II.djvu/67

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presso i Greci, e loro Pittura. 61

di scoprirne copia maggiore, e ’l desiderio fu compiuto alla fine del 1761.

[...di cui descrivonsi quattro bei pezzi...]

§. 15. Nello scavare fra le ruine di Stabbia1, fu trovata una camera quasi tutta vuota, ove gli operaj vedendo al basso di un muro terra soda, e scavandovi, quattro pezzi di pittura scoprirono; ma nel volerla sgombrare ne furono rotti due colla zappa. Erano questi quattro pezzi tagliati e staccati dal muro, indi appoggiati l’un all’altro a due a due, perchè avessero maggior consistenza, in guisa però che la parte dipinta restasse in fuori. Che quelle pitture non siano siate portate colà da altrove, com’io ed altri congetturammo a principio, ma siano siate anticamente staccate dal muro in quel luogo stesso ove si trovarono, lo hanno in seguito dimostrato le scoperte fatte nella città di Pompeja, ove anche oggidì nelle case sgombrate dalla terra veggonsi e teste e pitture intere staccate dal muro; il che fu fatto probabilmente nel tempo stesso che le ceneri avean cominciato a coprire la città. Forse que’ miseri abitatori, i quali ebber tempo prima che fuggissero, di mettere in salvo una parte delle loro ricchezze, dopo quel funesto accidente, avendo il monte cessato di mugghiare, tornarono all’abbandonata città, e aprendosi una strada alla loro casa fra le ceneri e le pomici, tentarono di trasportarne non solo gli arredi e le masserizie, ma eziandio le statue, come appare dai loro piedestalli, che soli vi si trovarono. E siccome vediamo che hanno persino levati i cardini di bronzo dalle porte, e gli stipiti di marmo, è ben probabile che tentassero pure di portar via le pitture. Non trovandosi di queste se non alcune poche staccate dal muro, dobbiamo credere che una nuova pioggia di ceneri, quella for-


se-


  1. Nelle scavazioni di Portici fatte in febraro del 1761., come si dice dagli Accademici nella descrizione delle Tavole numerate qui appresso.