Pagina:Storia delle arti del disegno III.djvu/139

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sull’antico tempio di Girgenti. 121

tozze come quelle del tempio della Concordia, e dei tempj di Pesto. Neppur dovrebbero aver avuta l’altezza, che dà Vitruvio alle colonne doriche, vale a dire di sette diametri1; giacchè per far accordare la misura indicata coll’altezza del tempio, non può darsi a queste colonne nè più, nè meno dell’altezza di sei diametri2. Per rapporto di Diodoro il diametro delle colonne era di dodici piedi: ora sei volte dodici fa settantadue. Gli architravi, e i fregi erano di venti piedi inglesi, e di circa otto le cornici. L’altezza delle colonne, e dell’intavolato presa insieme arrivava alli cento piedi. Gli altri venti piedi di tutta l’altezza fino alla cima del frontispizio, restano per quest’ultima parte; imperocchè il frontispizio, ossia la cima del frontone era negli antichi tempi molto schiacciata, e bassa, come si vede all’altro tempio di Girgenti, e ad uno di Pesto3, al quale quella parte si è conservata4.

§. 30. Da quanto abbiamo detto sembra che siasi passato per gradi nella proporzione dell’altezza delle colonne colla larghezza del tempio, come noi osservammo più su, a quella de’ sei diametri, e finalmente a quella di sette. Pare dunque che l’altezza di sei diametri sia stata la proporzione delle colonne doriche ne’ più bei tempi dell’arte in Grecia; perchè durante l’olimpiade xciii, i Cartaginesi vennero per la seconda volta nella Sicilia, e allora fu saccheggiata la città d’Agrigento da que’ conquistatori. Questa guerra, dice Diodoro, fece sospendere la costruzione di quel tempio5.

Tom. III. Q §. 31. Le


  1. Vedi qui avanti pag. 51. not. a.
  2. Questa farebbe l’altezza, che secondo Vitruvio lib. 4. cap. 1. hanno avuta le colonne doriche del primo tempo.
  3. Vedi qui avanti pag. 4.
  4. Per dare questi venti palmi di altezza al frontone; bisogna supporre, che esso vi fosse stato fatto, come può argomentarsi da Diodoro, secondo che diremo al §. 37. n. b; ma non dee comprendersi nella misura.
  5. Da quella olimpiade fissata da Diodoro alla fabbrica del tempio di Giove Olimpico, e dal contesto del di lui discorso possiamo stabilire un’epoca certa non solo a questa fabbrica; ma ancora al tempio della Concordia, e agli altri tempj della stessa maniera lavorati in altre parti. Diodoro narra, che gli altri tempj di Girgenti erano finiti, e che il solo tempio di Giove fu interrotto, e non finito mai più. Tra quelli vi dovea