Pagina:Storia delle arti del disegno III.djvu/241

Da Wikisource.

di   W i n k e l m a n n. 223

pre i capelli legati sotto l’occipite. La maschera sta come in una cassetta, le di cui tavole laterali sono scorniciate, e la cassetta è coperta di panno turchino. Cascano all’ingiù fettucce bianche con due cordoncini attaccati a’ capi di esse. Dietro all’imbasamento sta un uomo in piedi colle mani appoggiate ad un’asta. Il tragico ha la testa voltata alla Musa, che scrive1.

Il terzo quadro è di due figure di uomo ignude con un cavallo. La prima voltata di faccia è sedente, e par che rappresenti Achille, di colore acceso, pieno di fierezza, e attento al racconto dell’altra figura. Il sedile della sedia è coperto di un panno rosso, decente per un guerriero, ed era il solito colore degli Spartani in guerra: questo gli copre nello stesso tempo la coscia destra, sulla quale egli posa la destra mano. Rosso è anche il pallio, che gli cade giù dietro le spalle. I braccioli della sedia s’inalzano su sfingi colcate sopra il sedile in modo, che i braccioli sono alti assai; e sopra il sinistro d’essi posa il gomito. Ad un piede della sedia sta inclinato il parazonio, lungo sei once, con un cingolo verde attaccato a due anelli. L’uomo ignudo, che gli sta accanto, s’appoggia sopra un bastone posto sotto l’ascella del braccio destro, su cui ha messa la mano sinistra, la quale resta coperta sotto il braccio destro, che vi posa, tenendo alzata la detta mano a modo di chi racconta, e una gamba sopra l’altra. Questa figura è mancante di testa, come anche il cavallo.

Il quarto quadro è di cinque figure. La prima è una donna sedente coronata d’ellera, e di fiori, che tiene nella mano destra un volume svoltato. Le scarpe sono gialle,


come


  1. Quella pittura fu recata dagli Accademici Ercolanesi nel Tomo IV. di quelle pitture Tavola 41., e riconobbero nel tragico il poeta Eschilo. Ma il nostro Winkelmann non ne fu persuaso, giacché nel Tomo iI, de’ Monumenti ant. Par. iiI. c. 5. pag. 223. accenna le sue difficoltà desunte dai capelli, che mancavano ad Eschilo, e dalla barba, che dovrebbe avere, [ e le ripete nella Storia, Tom. iI. pag. 62.