Vai al contenuto

Pagina:Storia delle arti del disegno III.djvu/26

Da Wikisource.
8 O s s e r v a z i o n i


La lunghezza del tempio grande è di trecento ottantasei palmi, la larghezza è di novantasei. La larghezza della cella è di palmi quarantadue e mezzo. La lunghezza del piccolo tempio arriva agli ottantasei palmi, e la larghezza alli cinquantacinque: la larghezza della cella è di ventotto1.

Il terzo edifizio è ornato di nove colonne avanti, e dietro; e di diciotto ai fianchi, contando due volte le colonne degli angoli2. Tutte queste colonne hanno al di sotto dei loro capitelli degli ornati stretti intrecciati gli uni cogli altri, d’un lavoro eccellente, che in alcuni è simile, ma nella maggior parte è diverso3. Il totale di questo edifizio è di duecento cinque palmi in lunghezza, e di novantadue in larghezza4. A somiglianza dei due tempj ha pur esso una piazza interna chiusa di quarantatre palmi e mezzo di larghezza con tre ordini di colonne nell’interno, delle quali le tre colonne, e i pilastri delle cantonate sono poste all’ingresso5. Vi sono ancora in piedi tre colonne dell’ordine di mezzo nell’interno6. Il diametro delle colonne esterne è di cinque palmi e tre quarti, e l’intercolonnio di undici e due terzi7; nel che si allontana dalle


rego-


  1. La lunghezza del tempio grande è di duecento trenta palmi; quella del piccolo è di cento ventisette. Per la larghezza v’è piccola differenza da quella, che segna Winkelmann.
  2. Vedi la Tavola X.
  3. Un saggio di essi può vederli nella citata Tavola X.
  4. Vi è piccolo divario dalle misure del P. Paoli.
  5. Winkelmann ha congetturato, che in questo edifizio vi fosse ciò, che non vi è, nè può credersi, che vi sia stato. Ecco quel che ne scrive il P. Paoli Dissert. 5. num. 13. pag. 140. „ Dalla parte, che diciamo anteriore, scopresi il vestibolo, che si forma nell’interno con due pilastri, e tre colonne situate nel mezzo. Se fosse questo ancora dalla parte posteriore, nè alcun vestigio ce ne accerta, nè possiamo congetturarlo. I pilastri sono accostati a’ muri, che non si prolungano; o seppure continuavano, certamente non più innanzi della prima di quelle colonne, che tirate in fila occupavano il mezzo di tutto il luogo. Che se andando innanzi si ravvisa qualche residuo di muri, da noi ancora nello scavare ritrovati, dimostrano chiaramente per la sottigliezza e debolezza loro, non l’esistenza d’una cella interiore a foggia de’ tempj; ma di essere destinati a sostnere il piano, che verso la metà dell’atrio si alzava alquanto „. Vedasi la citata Tavola X.
  6. Vedasi la detta Tavola X. e la XI.
  7. Alle colonne delle due fiancate lo spazio misurato dal punto centrale dell’una e dell’altra colonna, è di palmi undici, e due terzi: alle due fronti è di palmi dieci, e cinque seste parti. Il diametro di ciascuna colonna è di palmi cinque, e un terzo: cosicchè gl’intercolonnj dei lati eccedono alquanto il diametro di esse; e quei delle fronti appena l’ugguagliano.