Pagina:Storia delle arti del disegno III.djvu/284

Da Wikisource.
266 L e t t e r e

del naso, che non è stato mai reso visibile in teste giovanili, e donnesche. In somma, non avendo io veduto ancora le quattro figure donnesche di Michelangelo a Firenze, facciamo il confronto della testa di questa statua colla migliore fra le moderne, che sia in Roma. Quale è questa? Quella, che voi vantate tanto, e che rappresenta la Giustizia al monumento di Paolo III.1 fatta da Guglielmo della Porta sotto gli occhi del suo maestro Michelangelo. Che contorno meschino, che povertà di rilievi, che affettazione umile, che eleganza mal intesa! Perdonate tante ciarle. La severità, e la precisione dello stile didattico, che ho studiato d’osservare nella mia Storia dell’Arte, non ammette tali osservazioni; ma non le voglio far perdere2.


  1. Nella chiesa di s. Pietro in Vaticano.
  2. Una delle prove, che si può considerare per distinguere le statue antiche dalle moderne, è quel colore giallognolo, rimasto in moltissime di quelle, il quale non è altro che un avanzo di una specie di encausto, o vernice di cera, che gli antichi davano alle statue di marmo, come fu detto nel Tom. iI. pag. 12. not. a., forse per farle più simili alla vera carnagione. La statua del sig. march. Rondanini non ha avuto questa, vernice, probabilmente perchè è vestita.



DIS-