Pagina:Storia delle arti del disegno III.djvu/397

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i suoi ordini, e dopo ch’egli stesso raccolse nel palazzo Farnese tutte quelle, che furono trovate sotto il suo Pontificato fra le rovine delle Terme di Antonino Caracalla, il Toro, l’Ercole, la creduta Flora, la Venere Callipiga, e tante altre1. Ogni ricco cittadino ne aveva in sua casa tante o di statue, o di busti, o di bassi rilievi da farne un piccolo museo; e mano mano andaronsi formando i musei dalle case principesche, dalla Mattei, dalla Borghese, dalla Barberini, e da altre molte sino a’ nostri tempi, ne’ quali l’emo Alessandro Albani superò tutte colla sua famosa villa, e un gusto sublime eccitò per le belle arti in Roma, e in tutta l’Europa, nelle cui città principali hanno fatto a gara ne’ due secoli passati, e nel presente i sovrani, e gli uomini facoltosi di arricchire i loro palazzi, e le loro ville con qualche monumento dell’arte senza risparmio di spesa. Molte statue si raccolsero al Vaticano, passate quindi per concessione di s. Pio V. in quel numero, che descrive il Bicci2, a formare il Museo Capitolino, ove altre moltissime ne sono state aggiunte in questo secolo dai Sommi Pontefici Clemente XII., e Benedetto XIV.: e finalmente miglior ventura hanno sortito altre in numero assai maggiore, e di un pregio più Angolare o estratte dalle rovine, o raccolte da palazzi, ed altri luoghi per opera dell’immortale regnante Sommo Pontefice Pio VI. nel suo Museo Pio-Clementino, ove col merito, e colla quantità degl’insigni monumenti gareggia il decoro, e la maestà dell’edifizio, che li contiene. Diversa è stata la forte dei monumenti d’architettura, perchè diversa è la loro condizione di dover essere esposti alle ingiurie del tempo; e rovinati che sono una volta di

  1. Vedi qui avanti Tom. iI. pag. 412. n. b.
  2. Notizia della famiglia Boccapaduli, cap. 5. pag. 115. Quelle, che erano nel giardino di Belvedere, e vi sono restate fino al presente, inchiuse poi nel Museo Pio-Clementino, sono descritte dall’Aldroandi Delle statue di Roma, in princ. pag. 115. segg., ove descrive anche tutte le statue, busti, ed altri monumenti, che si trovavano nelle case private, e in altri luoghi di Roma.

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