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sua edificazione sino al principio di questo secolo, che potranno vedere a loro comodo quelli, che ne avessero il piacere. Noi ci tratterremo qui soltanto a dir qualche cosa delle sue rovine, e a farvi sopra qualche osservazione. Pretto Capitolino s’incontra la prima volta fatta menzione di restauro fattovi dall’imperatore Antonino Pio1. Ai tempi di Macrino, che fu creato imperatore l’anno 219. dell’era volgare, e regnò un anno, un mese, e ventotto giorni, celebrandosi nell’Anfiteatro le feste Vulcanali in onore di Vulcano, per alcuni fulmini, che caddero nella parte superiore, vi si attaccò il fuoco, probabilmente al legname, che vi farà stato, come pensa il Maffei2, che lo danneggiò moltissimo, di modo che per qualche anno non fu possibile rappresentarvi alcun giuoco3. Cominciò a riparare questo danno Antonino Eliogabalo, figliuolo e successore di Macrino4, e lo terminò Alessandro Severo5. Di un altro fulmine cadutovi se ne parla in una legge dell’imperator Costantino nel Codice Teodosiano6. Si ha fondamento di credere, che al tempo del re Teodorico fosse ancora intiero, come dicemmo; essendovisi allora rappresentati i giuochi; e non parlandosi di sue rovine da Cassiodoro, che parla di quelle di altre fabbriche, e del Teatro di Pompeo. Laonde presero equivoco Flavio Biondo7, Lucio Fauno8, e il Martinelli9, che lo differo già in parte rovinato a quel tempo; non avendo osservato, che la lettera di Teodorico stesa da Cassiodoro10, su cui essi fondano la loro opinione, parla delle rovine di un Anfiteatro di Catania.


Quel-


  1. Nella di lui vita, Tom. I. c. 8. p. 266.
  2. loc. cit. lib. 2. cap. 12.
  3. Dione lib. 78. e. 2$. Tom. il. p.i 332.
  4. Lampridio nella di lui vita, cap. 17. pag. 826. Tom. I. Hist. Aug. Script.
  5. Lampridio nella di lui vita, cap. 24. pag. 918.
  6. lib. 16. tit. 10. De pagan. &c. leg. 1.
  7. Rom. inst. lib. 3. cap. 5. pag. 261. Ivi poco appreso parla di molte fabbriche rovinate a suo tempo in campagna per fare calce coi travertini.
  8. Antiq. rom. lib. 3. cap. 12.
  9. Roma ricerc. nel suo sito, giorn. 6.
  10. lib. 3. epist. 49.