Pagina:Storia delle arti del disegno III.djvu/425

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ni, e a disotterrare i condotti di piombo, come fu fatto allo stesso gran condotto, che portava un ramo del’acqua Sabbatina alla basilica del Principe degli Apostoli nel Vaticano prima del Pontificato di s. Adriano I., che dicemmo averlo poi restaurato?1. E’ più verosimile, che si facesse un tal lavoro in que’ tempi, anziché nei secoli appresso, nei quali coloro, che erano padroni delle fabbriche, ne aveano cura: quale era per esempio la Colonna di Marco Aurelio Antonino, e quella dì Trajano, che dentro hanno amendue que’ buchi, e furono la prima in proprietà del monistero di s. Silvestro in Capite; e l’altra della chiesa di s. Niccolò postavi accanto, della quale aveva eziandio premura speciale il Senato Romano, come osservammo, nel secolo duodecimo, allorché proibì sotto pena della vita, e della confiscazione de’ beni di farvisi alcun danno. Il bisogno del metallo era anche maggiore nel VII. secolo, e ne’ due, o tre seguenti, perchè allora si moltiplicarono in Roma le chiese, e i monisteri a un numero grandissimo; e s’introdusse l’uso generale delle grandi campane per le chiese medesime2.

Molti lavori di metallo sono stati salvati sino a questi ultimi secoli quasi per miracolo. Alla chiesa de’ Ss. Cosma e Damiano in Campo Vaccino, e alla Rotonda si è conservata sino a quell’oggi la gran porta3, forse per la ragione che erano chiese sin dai bassi tempi. Nel portico di quest’ultima si eran mantenuti li gran travi fasdiati di bronzo, de’ quali già parlammo altrove4, sinché Urbano VIII. ne li fe-


ce
  1. Anastasio nella di lui vita, sect. 331. pag. 258.
  2. Vedi il Chokier Fax hist. centur. 2. cap. 48. pag. 274., e monsig. Angelo Rocca Commentar. de Campan. oper. Tom. I. p. 155 segg. Romæ 1719.
  3. Vedi qui avanti pag. 68.
  4. Tom. iI. pag. 422. not. b. Il Venuti par. 2. cap. 3. pag. 74. scrive, che nei quadrati, o cassettoni sotto alla volta del tempio vi fossero ricchi ornamenti di varj metalli, che li coprivano, e figure, che gli abbellivano, come si arguisce da alcuni pezzetti di lastre d’argento trovativi; ora rimanendovi solo qualche avanzo di stucco, o qualche lamina di piombo. Chi sa quando ne siano stati tolti questi ornati?