Pagina:Storia delle arti del disegno III.djvu/512

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quella importanza per la storia dell’arte, che pretende Winkelmann per illustrare Plinio. Ne ho fatto rifare il disegno con qualche maggiore esattezza, e una parte l’ho fatta vedere di sotto per maggior effetto anche degli altri lavori.

XVII. Bassorilievo in marmo bianco già nella villa Medici, ora nella galleria Granducale a Firenze. Se ne è parlato qui avanti pag. 67. not. a., 82. not. d. In esso si ha un esempio dei tempj monotteri, ossia rotondi con un solo giro di colonne, dei quali parla Vitruvio1, non ben inteso dai suoi interpreti. Gl’intercolonnj si vedono chiusi con una specie di cancelli forse di bronzo, o di pietra per la sua grossezza. L’ordine è jonico, colla base alle colonne, e un alto piedistallo, o stilobata, che alza molto il piano interno del tempio. Polluce, il quale al luogo citato qui avanti pag. 58. not. b. scrive, che lo stilobata, o piedistallo era proprio dell’ordine jonico in vece della base, è stato confutato dal Kuhnio; e si vede in quello monumento, che oltre a! piedistallo vi è la sua base. Qui è notabile anche la scala, che sta tutta fuori del recinto, o vivo del muro; perocchè non è chiaro presso Vitruvio come debba tarli. Gli scalini compariscono ad angolo acuto, probabilmente, come notai nella detta pag. 82., per l’effetto del bassorilievo; e l’essere in tanto numero fa capire, che fossero molto comodi a salirsi. Allo stesso luogo si è parlato della forma, che aveano gli scalini presso gli antichi. Nell’Anfiteatro Flavio, o Colosseo, ho notato, che secondo i varj piani in una scala gli avanzi dei gradini sono senza cordone, ad angolo retto; in altra hanno il sottosquadro; e quelli in cima alla parte rovinata hanno modinature colla gola rovescia: alti tutti poco più, o poco meno d’un palmo, come si sono trovati molto bassi anche nelle rovine del palazzo de’ Cesari: dal che sempre più apparisce quanto fia falfo ciò, che dice Winkelmann in quel luogo; e quanto sia pericoloso il voler fare una regola con uno, o più esempj. Il Piranesi2, per riguardo ai tempj, osservò con uno scavo da lui fatto, che all’antichissimo tempio creduto di


Bac-


  1. lib. 4. cap. 7.
  2. Della magnif. de’ Romani, num, 216. pag. CXCV. Nella Tav. 38. dà anche la figura di questo bassorilievo.