Pagina:Storia delle arti del disegno III.djvu/77

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sull’Architettura degli Antichi. 59

e come si fa generalmente dai moderni: per la qual cosa è un errore il credere, che Michelangelo sia stato il primo a porle in tal maniera1. Neppur egli è stato il primo che abbia data maggior elevazione ai capitelli jonici; poiché già l’aveano quelli delle terme di Diocleziano, ed erano anche più alti di quanto insegna Vitruvio, vale a dire, il terzo del diametro delle colonne2.

§. 48. Non v’ha cosa più singolare dei capitelli jonici, che Raffaello ha trovati sulle colonne di un portale d’un tempio vicino a s. Niccola in Carcere a Roma, ne’ quali non già i cartocci, ma i fustellini erano posti innanzi, come Raffaello stesso ha notato espressamente in fondo ai suoi disegni.

§. 49 Dopo l’ordine jonico viene l’ordine corintio, di cui, al dir di Vitruvio3, lo scultore Callimaco formò la prima idea vedendo un canestro coperto con una tegola, e circondato da una pianta d’acanto. Il tronco d’una bellissima Cariatide nel cortile del palazzo Farnese porta sulla testa un canestro intrecciato, intorno al quale veggonsi ancora gli avanzi di foglie d’acanto, che lo avviticchiavano, e che hanno dato l’idea allo scultore del capitello corintio. Non è possibile di ben determinare il tempo, in cui abbia vissuto Callimaco4; sebbene abbia dovuto fiorire prima di Scopa: imperocchè questi, come fu detto avanti5, restaurò nella olimpiade xcvi. un tempio di Pallade a Tegea6, nel quale vi era sopra il primo ordine di colonne doriche un second’ordine di colonne corintie: e si vede alla Niobe (monumento, che secondo tutta la probabilità è della ma-


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  1. Domenichi Vite de pitt. napol. Tom. I. pag. 48.
  2. Vitruvio lib. 3. cap. 3. pag. 116. vuole, che l’abaco di questo capitello si faccia di lunghezza, e di larghezza quanto è il diametro della colonna preso dall’imo scapo, e un diciottesimo di più: l’altezza poi, compresevi le volute, sia la metà della larghezza.
  3. lib. 4. c. 1. Vedi la lettera del P. Paoli qui appresso, al §. 40.
  4. Vedi Tom. iI. pag. 95. e 332. Al primo luogo citato Winkelmann fa molte osservazioni intorno alla di lui epoca in proposito di un basso rilievo del museo Capitolino da taluni creduto quello di Callimaco nominato da Plinio, che era in bronzo, non in marmo.
  5. Vedi qui avanti pag. 54. not. b.
  6. Paus. lib. 8. cap. 45. pag. 693.