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Storia di una Capinera 247

nell’infermeria. Non potrebbesi immaginare come spezzava il cuore con quel solo sguardo spaventato che fissava su di noi.... poichè non poteva più muoversi, la poverina! le sue forze erano esaurite. Durò così tre giorni d’agonia. Non si mosse, nè parlò più. Rimase come l’avevano distesa sul letto, cogli occhi spalancati, tremando sempre, e un rantolo affannoso nella gola. Soltanto all’alba del terzo giorno mi fece capire cogli occhi che voleva le volgessi il capo verso la finestra, e quando vide il cielo, gli occhi le si riempirono di lagrime.

Povera suor Maria! Non era più che un cadavere. Gli occhi soli erano ancora vivi, erano i suoi begli occhi! Ella mi diceva tante cose guardandomi, e il dolore lacerava gli ultimi avanzi della sua misera vita. Quando le sollevai il capo mi guardò in un certo modo che mi strappò le lagrime. Volle alzare il braccio per