Pagina:Straparola, Giovanni Francesco – Le piacevoli notti, Vol. II, 1927 – BEIC 1930632.djvu/204

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     S’io miro nel bel viso
la bellissima gola il bianco petto,
nel qual si regge e si vaneggia amore,
dico nel mio concetto:
Siete creata certo in paradiso
e mandata qua giú a far onore
al secol nostro e trarlo fuor d’errore,
e mostrar quanto sia,
dopo molto girar di caldo e gelo,
la gloria dei beati su nel cielo.

La canzone dal Trivigiano e dal Molino cantata molto piacque, e a pieno tutti la comendarono. La qual finita, la Signora pregò il signor ambasciatore che al favoleggiare desse principio. Ed egli, che non era villano, cosí a dire incominciò: