Pagina:Straparola - Le piacevoli notti I.djvu/300

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in moglie; ed indi non si partì, che anche Rubinetto, suo fidato compagno, sposò l’altra sorella. Dopo, Guerrino si manifestò che egli era figliuolo di Filippo Maria, Re di Sicilia. Laonde Zifroi sentì maggior allegrezza, e furono fatte le nozze vie più pompose e grandi. E fatto intendere tal matrimonio al padre ed alla madre di Guerrino, n’ebbero grandissima allegrezza e contento, perciò che il loro figliuolo esser perduto credevano; e ritornatosene in Sicilia con la cara moglie e con il diletto fratello e cognata, fu dal padre e dalla madre graziosamente veduto ed accarecciato: e lungo tempo visse in buona pace, lasciando dopo sè figliuoli bellissimi e del regno eredi.

Molto commendata fu da tutti la pietosa favola da Eritrea raccontata; la quale, poi che vide che tutti tacevano, il suo enimma in tal maniera propose.

Nasce un fiero animal di un picciol seme,
     C’ha in odio per natura ogni persona;
Di mirarlo ciascun paventa e teme,
     Che uccide altrui, nè a se stesso perdona.
A tutto, ov’egli d’ogn’intorno preme,
     Il valor toglie, e a morte in preda dona.
Arbori secca, e da per tutto infetta;
     Mai fiera fu più cruda e maladetta.


Finito e da tutti molto commendato l’enimma dalla ingeniosa Eritrea recitato, alcuni l’interpretorono ad un modo, ed altri ad un altro; ma niuno li dava il vero senso. Laonde Eritrea, vedendo il suo enimma non esser inteso, disse: Questo fiero animale non penso esser altro, se no il basalisco: il quale odia altrui, e con l’acuta vista l’uccide, e vedendosi se stesso, muore. Finita ch’ebbe la isposizione Eritrea del suo enimma, il signor Evangelista, che a lato le era, sorridendo disse: Voi siete quel basilisco che, coi vostri begli occhi, chiunque vi mira dolcemente uccidete. Ma