Pagina:Studi storici sul centro di Firenze 1889.djvu/136

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ganti decorazioni scolpite in pietra da’ nostri artefici del XV secolo: la splendida porta dell’Arte dei Rigattieri e Lanaioli che ha il più bell’esempio di mensole adorne di fogliami; la graziosa porta dell’Arte degli Albergatori; il tabernacoletto dell’Arte de’ Medici e Speziali posto in Via dei Cavalieri; lo stemma dell’arte stessa che era sulla torre già dei Caponsacchi; l’eleganti formelle col leone di S. Marco che adornano la facciata dell’arte dei Rigattieri; il vago scudo coll’arme de’ Beccai posto nel chiasso del Ferro; gli stemmi delle arti della Lana, della Seta, dei Giudici e Notari, degli Oliandoli, del Cambio, dei Vinattieri, dei Fabbri che veggonsi in vari punti di Mercato Vecchio e che denotano altrettanti possessi di quelle corporazioni.

L’interno del palagio, restituito alla forma primitiva può completare ed ampliare il concetto che ha ispirato l’idea di fare della residenza dei Lanajoli, il monumento delle antiche arti.

Non vogliamo arrischiare un progetto, senza prima studiare il modo e gli elementi per la sua attuazione; ma il concetto ispiratore di questa trasformazione non avrebbe uno splendido e logico complemento, se nell’antica residenza della prima fra le arti maggiori si raccogliesse un museo delle arti, un saggio di ciò che queste corporazioni delle quali abbiamo ammirati i saggi ordinamenti, seppero produrre mercè l’ingegno e l’opera dei loro artefici?

G. Carocci.