Pagina:Sull'incivilimento primitivo.pdf/15

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e dai gelidi campi della Scizia fino all’Orsa; e dall’altro varcando i Balcani per la Grecia e le spiagge adriatiche giungeva a coronare le Alpi, gli alti Appennini ed i Pirenei. I terreni terziarii erano allora in formazioni ancora, e l’uomo, almeno in Europa, poteva dirsi in istato quasi selvaggio; menava vita nomade; la pastorizia e la caccia erano la sua sussistenza; la tradizione, la scienza ed i monumenti pienamente sostengono tale tesi; in fatti si sono trovati dal Nord al centro d’Europa informi ruine, antichissime armi, rozze stoviglie, quali attestano essere quella civiltà primitiva stata eguale per ogni dove; esiste una bella collezione di simili oggetti a Stoccolma, tutti scoperti nella Scandinavia, mentre per una curiosa combinazione se ne svelarono sulle Alpi numerosi esempi; in alcuni dei laghi formati fra quelle montagne, furono trovati in sul limo sommersi villaggi, i quali sono costruiti sopra palizzate di legno, di cui non si ha alcuna tradizione; ma gli utensili, i vasi e le suppellettili ivi scoperte ne provano abbondevolmente la più remota antichità, e la maggior similitudine a quei che trovaronsi nella Scandinavia. Sono forse questi utensili, armi e suppellettili, oggetti prodotti dalla barbarie dei tempi istorici? Hanno forse impronta di una recente civiltà? No certo; imperocchè alcuni di essi furon trovati nei terreni di formazione fra la torbia e la lignite; sono dunque appartenenti ad una civiltà che fu di un’epoca anteriore alle ultime convulsioni terrestri: epoca di mistero, di favole, di prodigio; ma epoca certo che dovette esistere, perchè l’uomo era già sulla terra.