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SULLE FRONTIERE DEL FAR WEST 75


Balzò di sella e s’aprì il passo fra le erbe, tenendo il mustano per le briglie. Gli altri lo avevano subito imitato, mentre gli avvoltoi e gli urubus s’alzavano, non senza protestare rumorosamente.

Accanto al sacco postale sventrato, fra un ammasso di lettere, giaceva un uomo che indossava il costume dei cow-boys, ossia dei guardiani di cavalli, colla capigliatura già levata dagl’Indiani ed il viso rosicchiato così atrocemente dai lupi da renderlo ormai irriconoscibile.

Nella mano destra, rattrappita dagli ultimi spasimi della morte, teneva ancora stretta una pistola a due canne.

Oltre la scotennatura aveva ricevuto parecchi colpi di lancia in pieno petto ed il sangue era uscito in così grande abbondanza da imbrattargli perfino gli alti stivali di pelle.

— Come l’hanno conciato!... — esclamò John il quale, quantunque abituato a quelle brutte sorprese, appariva assai commosso. — Anche se non lo scotennavano non avrebbe potuto sopravvivere alle sue ferite.

Queste sono state fatte dalle lance dei Chayennes.

— Quando può essere avvenuto l’assalto della corriera? — chiese Harry.

— Non più tardi di ieri sera, forse prima che scoppiasse il tornado. Non vedi che il sangue è appena rappreso e che le carni di questo disgraziato sono ancora inalterate?

— Chi sarà?

— Chi può dirlo?

— Ne hai veduto un altro, mi hai detto.

— E si trova in mezzo ai cavalli, dinanzi alla cassa.... — rispose l’indian-agent. — Andiamo a vedere, camerati.—

Girarono intorno alla corriera e trovarono infatti, steso fra i cavalli che erano stati massacrati a colpi di lancia e tomahawah, un altro uomo, di statura gigantesca e che indossava la divisa verde dei postiglioni, con alamari rossi.

Anche il cranio di quel disgraziato era stato denudato della sua capigliatura e mostrava una orribile piaga sanguinante ancora, poichè i lupi non avevano avuto ancora il tempo di rosicchiargli il viso.

Forse la foltissima barba rossastra che lo copriva, salendo fino quasi agli occhi, aveva prodotto su quegli animali qualche effetto e si erano guardati dall’accostarsi.

Ciò però doveva indubbiamente avvenire più tardi.

Il postiglione, al pari del suo compagno, aveva ricevuto molti colpi di lancia e per di più un tomahawah gli aveva staccato quasi interamente il braccio destro.

John Maxim, nel vedere quel pover uomo, non aveva potuto frenare un grido di furore e d’indignazione.