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Pagina:Tacito - Opere storiche, 1822, vol. 1.djvu/184

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LIBRO TERZO 177

passò la pretura, fu, per lo torto ricevuto, dappiù stimato; questi che fu consolo, per invidia odiato.

LXXVII. Quest’anno, sessantaquattresimo dopo la Rotta Filippica, mori anche Giunia, nata d’una sorella di Catone, moglie di C. Cassio, e sorella di Bruto. Il suo testamento diè molto da dire; avendo onorato di sua gran facultade quasi tutti i principali, e lasciato Cesare; il quale la prese civilmente: e lasciò lodarla in ringhiera, e le sue essequie d’ogni solennità onorare. Eranvi portate le immagini di venti famiglie chiarissime, Manlj, Quinzj, e sì fatti nomi sublimi; ma quelle di Bruto e di Cassio, più di tutte vi lampeggiavano col non v’essere.


Fine del libro terzo


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