Pagina:Talbot - Metodo per eseguire sulla carta il fotogenico disegno, Milano, 1839.djvu/22

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traversa la carta, ad eccezione di quelle parti, ove essa è difesa dalle opoche linee della incisione; quindi naturalmente fa una esatta immagine, o dipinto del disegno. Questo è uno degli esperimenti che Davy, e Wedgwood asserirono di aver tentato; ma non ebbe effetto pel bisogno di una sufficiente sensibilità nella loro carta.

La lunghezza del tempo richiesta per effettuarne la copia dipende dalla spessezza della carta, sulla quale l’incisione era stata formata. Al principio ho creduto che non sarebbe possibile di ottenere l’intento colla carta grossa; ma trovai dietro un esperimento, che il successo del metodo fu in qualche modo compito. Basta al proposito, ove la carta permetta il passaggio ad alcuno dei raggi solari. Quando la carta è grossa rilevai che si richiede una mezz’ora per formare una buona copia. In tal modo copiai in alcuni minuti delle complicate, e delicate incisioni ripiene di figure assai piccole, che furono rilevate con grande chiarezza.

L’effetto della copia quantunque, come è naturale, differente dall’originale (sostituendosi il lume alle ombre, e viceversa,) è spesso molto piacevole, e suggerirebbe, credo, all’artista delle utili idee riguardo alla luce, ed all’ombra.

Si può supporre che l’incisione venisse imbrattata, o guasta col premersi contro la carta preparata; ma non vi è alcun pericolo di questo, purchè siano entrambe perfettamente secche. Sarà bene il far menzione però, che nel caso, in cui qualche macchia fosse osservata sulla incisione, si toglierà prontamente con una chimica applicazione, che non recca alcun danno alla carta.