Pagina:Talbot - Metodo per eseguire sulla carta il fotogenico disegno, Milano, 1839.djvu/5

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tempo innanzi per impiegare utilmente la curiosissima proprietà, stata da lungo tempo conosciuta dai chimici, che possedeva il nitrato d’argento, principalmente il suo scoloramento quando era esposto al raggio paonazzo della luce. Questa proprietà mi parve di essere forse capace di un utile applicazione nel seguente modo.

Proposi di spargere sopra un foglio di carta una sufficiente quantità di nitrato d’argento, e di porlo alla luce del sole, avendo prima collocato avanti la carta qualche oggetto che vi gettasse una ben decisa ombra. La luce agendo sul rimanente del foglio, naturalmente lo annerirebbe, mentre le parti ombreggiate riterrebbero la loro bianchezza. Così io attendeva; che un genere d’immagine, o disegno sarebbe prodotto rassomigliante in certo grado all’oggetto, dal quale era derivato. Sperai pur anche, che sarebbe necessario di conservare tali immagini in un portafogli, e di guardarle soltanto al lume della candela, giacchè colla luce del giorno lo stesso natural processo, che formava le immagini la distruggerebbe coll’annerire il resto della carta. Questa fu la concepita mia idea prima di porla in uso, e che fosse corretta dalla esperienza. Non fu che dopo qualche tempo, e quando giunsi ad avere alcuni nuovi e curiosi risultamenti, che pensai d’indagare se questo processo sia stato proposto, o tentato prima. Trovai che infatti lo fu, ma che apparentemente non venne proseguito in qualche estensione, o con perseveranza. Le poche notizie, che potei raccogliere erano vaghe, e non soddisfacenti: unicamente dimostranti, che con certo me-