Pagina:Tanehiko - Uomini e paraventi, 1872.djvu/25

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xviii prefazione

pieni di droghe; di spilloni, forcine e fermagli da capelli; di rivelazioni in sogno fatte da Budda o degli spiriti; di ventri squarciati; di persone che vanno al supplizio in luogo del vero colpevole; di spade sguainate o d’altre cose che fanno gelare il sangue, qui non v’è ombra.

Per mettere su questa prima faccia un solo pizzico della sostanza che è qua dentro, per dare un sunto di quel concetto fondamentale che si racchiude nel titolo, dirò che in questi fragili fogli istoriati, in questi «Sei paraventi, nuovi modelli della fugace vita» io mi propongo dimostrare che, avvenendo all’uomo di torcere al vizio, gli sarebbe più che difficile