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Flora guardava inorridita una grossa goccia di inchiostro caduta dalla penna sn\Valbum dei fran cobolli, che il cavaliere aveva dimenticato li, per caso eccezionale.
— Che cosa è successo? — esclamò Penelope. — Lei è diventata pallida, signora mia.
Flora, desolata, raccoglieva l'inchiostro con un pezzo di carta sugante.
— Qui ci sono i francobolli di mio marito! Valgono migliaia di lire, ed egli ne è gelo sissimo.
Penelope sbarrò gli occhi per lo stupore ed avrebbe voluto vedere che cosa avevano di stra ordinario quei francobolli miracolosi; ma Flora le strappò con terrore Valbum di mano e si recò in fretta a deporlo nel tiretto della scrivania.
Alcuni giorni dopo giunse da parte di Renato una meravigliosa cartolina illustrata a colori, con tanti affettuosissimi saluti per mamma e papà; e il cavaliere, rabbonito alquanto verso il figlio, am mirò la cartolina in ogni minuto particolare e la mise insieme alle altre, osservando che, dopo tutto, c'era ancora del buono in quel ragazzaccio.