Pagina:Tassoni, Alessandro – La secchia rapita, 1930 – BEIC 1935398.djvu/103

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CANTO SESTO

ARGOMENTO

               S’accozzano i due campi, e Salinguerra
          a destra i suoi contra i nemici oppone:
          Enzio il sinistro corno apre, ed atterra
          il pretore, il carroccio e ’l gonfalone;
          ma da’ suoi poscia abbandonato in guerra,
          resta de’ bolognesi al fin prigione.
          Fa gran prove Perinto, e s’appresenta
          Bacco orribile al Botta, e lo sgomenta.


1
     Sovra l’arco del ciel col sole in fronte
partiva Astrea con le bilance il giorno,
quando i due campi, giá condotti a fronte,
mossero a un tempo l’uno e l’altro corno.
Rintonaron le valli, il piano e ’l monte,
gli argini tutti e la foresta intorno;
mugghiâr le selve e ’l fiume indi vicino,
e le balze tremar de l’Apennino.
2
     Qual su lo stretto ove il figliuol di Giove
divise l’Oceàn dal nostro mare,
se l’uno e l’altro la tempesta move,
vansi l’onde superbe ad incontrare;
cadono infrante, e valle orribil, dove
dianzi eran monti, e spaventosa appare;
trema il lido, arde il ciel, tuonano i lampi:
tal fu il cozzar de’ due famosi campi.