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320 rime


XLIII

Sopra il necessario fatto fare dall’abate di San Pietro.

     Chi volesse vedere un necessario
d’ingegnosa moderna architettura,
che ha fatto il padre abate alla misura
del reverendo suo gran tafanario,
    miri tra la sua cella e il santuario
dietro a San Pier, passando in sulle mura,
che si conosce tosto alla figura,
ché sporge in fuora tutto il quaternario.
     Ha un finestrin dove chi sta cacando
scopre il monte e del piano ogni vaghezza;
insomma, a dirlo, egli è una cosa bella.
     Però chi suol patir di stitichezza
venghi a vederlo, ché in lui sol mirando
gli fa proprio venir la cacarella.

XLIV

1.

Di mons. Rangoni: contro Modena.

     Portici affumicati e strade strette
storte, piene di buche e di letame,
un’aria sempre torbida ed infame,
un continuo votar di canalette,
    femine lorde e di contagio infette,
poca moneta e per lo piú di rame,
gente superba che si muor di fame,
teste leggere e lingue maledette,
     chiese pollute di misfatti atroci,
clero sozzo, ignorante, e popol ghitto,
che sol si pasce di salsicce e noci:
     cosí trov’io in un mio libro scritto.
Non volgete vêr me gli occhi feroci:
questa è Modana vostra, e state zitto!