Pagina:Tassoni, Alessandro – La secchia rapita, 1930 – BEIC 1935398.djvu/340

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334 appendice


non era di saper molto profondo,

premeva piú nel titol di signore;
capitò al fin con gli altri male accorti
 C. S. P.
St. 35:la testa a Furio Aromatario fende
 S.
St. 37:in guardia la trovò di gente fiera,
che la foce del ponte avea cerchiata;
strigne la spada e con sembianza altera
la sforza e quindi a’ suoi trova l’entrata.
In tanto al conte di San Valentino
giunto era il fiero suon del mattutino.
 C. S. P.
St. 39:Di Salinguerra l’infelice dico
 C.
Di Salinguerra l’inesperto dico
 A.
St. 40:a Biagio suo scudiero e l’armi chiede
 S. E. P.
St. 45:Ah reggianelli da la boccalina
 S.
St. 61:quella notte perdeo Reggio la razza
de gli uomini da guerra in dura sorte.
Fu de’primi a cader Guido Canossa
e i lucci se ’l mangiâr dentro la fossa.
 C. S. E. P.
St. 62:e strigne il brando impetuoso e fiero
contro Gherardo e ’l fere a un tempo e passa;
quindi tra gli nemici urta il destriero
e de la sua virtú vestigio lassa,
finché in secura parte al fin arriva
e i suoi d’ardire e di speranza priva.
 C.