Pagina:Tebaldo e Isolina.djvu/33

Da Wikisource.

31
Fido a me pensa ognora! rasserenandosi

Io son felice ancora.
Consolatemi voi, del caro bene
Soavi accenti: apre il foglio Come balza il core!
Isolina, l’amore(legge
Unì l’anime nostre,
E t’odio le divide
turbandosi   Ohimè!...
 Tremendo
Arcano io ti celai:
Deh! perdona all’amor... sappilo omai...
Non fremere al mio nome...
crescendo d’agitazione Oh cielo! „ Io sono
Il misero Tebaldo d’Altemburgo;
Ei Tebaldo! Oh destino! amica! colpita
si appoggia a Clem.

Cle.   E quale
Affanno! quale evento!
Is. Il più orrendo „Io ti perdo; un giuramento,
L’onore, il dover mio...
Ti fuggo, e moro - Non odiarmi... Addio,
Is. Qual arcano fatal! che lessi io mai?
Fugge Tebaldo ed infelice vola
Incontro a morte! Ah, se fia vero, o Cielo,
Che pietoso tu accolga il pianto umano,
Fa che Isolina non lo versi invano!
          Ah che intesi me infelice!
          Io ti perdo, avversa sorte!
          Ei mi fugge; incontro a morte
          Il mio bene; ah quale orror!
          Fra tante angoscie e pene
          Mancar mi sento il cor,
          E omai sol bramo e chiedo
          Che uccidami il dolor.