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76 la tempesta

È un ritornello adattatissimo per il trasporto
di qualcuno: ma ecco la mia consolazione.
Beve.
Il Padrone, il nostromo, io stesso, i marinari
il cannoniere e il servente
Megg, Moll e Marietta amavano del pari
ma non si curavan niente
di Cate che un linguaggio aveva spudorato
e al marinar diceva di sovente
“Sii appiccato„.
Il gusto del catrame non le piaceva punto
né della pece il sapore
sì che un sarto qualunque potea graffiarla appunto
dove sentisse il prudore.
Dunque su, ragazzi, al mare
e lasciatela impiccare!
Anche questa è una canzone poco allegra: ma
ecco la mia consolazione.
Beve.

                        Calibano.
    Non mi tormentate.... oh.... `

                        Stefano.
Cosa c’è? Ci sono dei diavoli qui? È per
farci qualche burletta che vi travestite da sel‐
vaggi e da uomini dell’India, eh? Non mi son
salvato dall’affogamento per aver ora paura