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Pagina:Terenzio Mamiani Poesie.djvu/325

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idillj. 247

                    Qual se stato le fosse il Sol davante.
Costanzo.            È dell’alma Natura
                    Amor figliuolo e padre,
                    E di cose leggiadre anima e luce.
Pontano.              130Amore alma è del mondo, amore è cetra
                    Che d’auree corde ed infinite e sante
                    Leva eterna melòde al primo amante.


RISPETTI DI UN TRASTEVERINO.

IDILLIO POPOLARE.


          Alli tuoi vetri affacciasi la Luna,
Crezia, per vagheggiare il tuo bel viso:
Oh fossi un de’ suoi raggi io per fortuna,
Che scoprirei là dentro il paradiso!
5Ovver mi trasformassi in qualcheduna
Di quelle pianticelle di narciso
Che tien’ su la finestra e le ristori
D’un risolino sempre che le odori!
          Fior di lattuca,10 e tu se’ tanto bella
10Che non ti comprerebbe oro che luca:
E dico e giuro, fior di pimpinella,
Che sembri una Madonna di San Luca.
In la furlana salti così snella,
Che sembri un cavriuol, fiore di ruca:
15Io dico e giuro, fior di melanciane,
Che tu se’ it Sole delle Montigiane.
          Fior di frumento, e il di che da Testaccio
Scender, bella, ti vidi a passo lento,
E il cembaletto alzar col manco braccio,
20Piena le trecce di spillon d’argento,
Io subito venuto e foco e ghiaccio,
Pur guardandoti fiso con pavento,